venerdì 5 luglio 2013

Corso Como 10


Corso Como 10 è uno di quei posti capaci di creare l'illusione che tutto va sempre bene. 

martedì 18 giugno 2013

l'aiutino per i tacchi alti

I tacchi alti sono bellissimi. I tacchi alti, però, sono pure scomodissimi, ma proprio una cosa assurda - che dopo tutta una giornata di tacco ti pare che il piede, nella parte davanti, non t'appartenga più: schiacciato, premuto e pure mezzo intorpidito, il piede ci mette delle buone mezz'ore a riprendere vita.
Per ovviare a questo fastidio che si fa: si mette sul mercato il tacco anche per l'uomo, così prima lo prova e poi lo fa sparire? Si fa parer bella la scarpa bassa, o si adotta un tacco di pochi cm? Ma quando mai. Ecco che si fa: si diffonde questa moda affascinante che è il foot filler: un'iniezione di acido ialuronico nella pianta del piede che crea un cuscinetto antidolore. 
Questa pubblicità http://www.studioposturologiaclinica.org/upload/foot_filler.pdf è solo una delle tante, e spiega che l'intervento è talmente semplice che basta qualche compressa refrigerata per desensibilizzare la parte, poi si inietta e si torna subito a camminare. Non solo: si può ripetere dopo poco, per rendere ottimale il risultato, e tutte le volte che si vuole una volta che l'acido ialuronico sia stato riassorbito.
Provate e poi mi dite, che io non ho pregiudizi di sorta.
Si sappia però che il piede farà pure meno male, ma ginocchia e schiena non ringraziano: il tacco alto infatti, che sbilancia il corpo, sovraccarica queste parti.

mercoledì 12 giugno 2013

vacanze sticazzi

Copio e incollo dal sito di Confesercenti http://www.confesercenti.it/ (l’associazione di categoria che rappresenta le piccole e medie imprese italiane di commercio, turismo e servizi):

"Quasi la metà degli italiani, secondo il sondaggio sull’estate 2013 di Confesercenti-Swg, non si concederà una vacanza nei mesi estivi. Il peso della crisi si fa sentire: saranno infatti solo 25.700.000 le persone che non rinunceranno ad un periodo di riposo e svago, ma rispetto all’anno scorso mancheranno all’appello ben 5 milioni di vacanzieri. Mentre più di 18 milioni di italiani dichiarano di essere costretti a rinunciare. La crisi primeggia fra le cause che hanno determinato l’imponente defezione: sono quasi 14 milioni di italiani ad indicarla come la prima responsabile della loro rinuncia. Ancora nel 2010 la percentuale dei vacanzieri sfiorava l’80%, nel 2013 frana al 58%. E rispetto al 2012 (eravamo al 66%) salgono di otto punti coloro che gettano la spugna."

Poi mi torna in mente l’articolo recentemente apparso sul Corriere online, dove evidentemente giornalista e titolatore non coincidono http://www.corriere.it/economia/13_maggio_22/istat-felicita-qualita-vita-benessere_cd288078-c2d8-11e2-b767-d844a9f1da92.shtml.

E mi domando: e sticazzi?

venerdì 7 giugno 2013

Per ragioni a me ignote, una delle schermate di blogger mi identifica come elisabetta "curzela". il mio cognome, poco diffuso e di origine incerte (austroungarico? genericamente mitteleuropeo?), è stato negli anni scritto con la K, con la Q, con due Z e recentemente anche in versione arabizzata, con l'apostrofo ("C'urzel").
per me non è un problema: di curzel ce ne sono pochi, e la posta mi arriva ugualmente.
ma pensando ai typos (questo il termine inglese per gli errori tipografici) mi è tornato alla mente la storia fichissima del mariner 1.

mariner 1 è il nome della prima sonda spaziale statunitense lanciata verso venere (22 luglio 1962). il suo viaggio durò 294,5 secondi; poi venne distrutto dal controllo missione.

cosa accadde esattamente e quale fu il problema è ancora oggetto di controversie.

secondo una delle versioni più condivise, vi fu un errore di trascrittura: uno dei segnali radio che dovevano guidare la sonda (una serie di numeri e segni matematici) mancava di un trattino. tale mancanza portò il vettore a cambiare rotta rispetto a quella desiderata e a dirigersi, invece che verso venere, verso un punto imprecisato dell'atlantico settentrionale. per evitare che il razzo crashasse alla sanfasò, gli ingegneri del controllo missione dovettero ordinargli di autodistruggersi.

la storia del trattino ("hyphen", in inglese) è stata più volte discussa. pare che la cosa derivi da un articolo scritto da gladwin hill, giornalista del new york times, che sei giorni dopo il disastro (cioè il 28 luglio 1962) ne scrisse in questi termini (traduco, ma copia dell'originale si trova qui http://catless.ncl.ac.uk/Risks/5.66.html#subj1 ): "oggi gli scienziati hanno rivelato che il fallimento da 18.5 milioni di dollari del razzo lanciato verso venere domenica scorsa è dovuto all'omissione di un trattino in alcuni dati matematici".
poi ci si mise arthur c. clarke, il noto autore di fantascienza (per dire: è quello di "2001 odissea nello spazio") che, riferendosi all'evento, lo riassunse definendolo "il trattino più costoso della storia" ("the most expensive hyphen in history").

poi si disse che:
- non mancava un trattino bensì una "overbar" (cioè il segno grafico "barra in alto")
- no mancava un punto fermo
- no mancava una virgola

va detto che alla NASA evidentemente la storia, a tutt'oggi, va su per il naso. online, sul loro sito, si trova poco materiale http://solarsystem.nasa.gov/missions/profile.cfm?MCode=Mariner_01&Display=ReadMore , non si parla di trattini nè di punti bensì solamente della "incorrect trajectory" ("traiettoria errata") del razzo, e si accenna al costo totale (554milioni di $) dell'intera serie dei mariner, che furono dieci.

un mese dopo la distruzione del mariner 1 (27 agosto 1962) venne lanciato il suo fratello gemello, mariner 2. lì le cose andarono meglio: il 14 dicembre 1962 sorvolò, per la prima volta nella storia, il pianeta venere - ed è forse per questo che sul mariner 2 si trovano pacchi di materiale http://www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_964.html.

mercoledì 5 giugno 2013

tritacarte o paper shredders

qualche giorno fa, prima di esserne sommersa, ho deciso di fare ordine tra le mie carte - compito di rara noia ma che mi permette di utilizzare il tritacarte. 
amo molto questo apparecchio. chi, come me, fosse interessato a saperne di più può consultare la wiki in inglese http://en.wikipedia.org/wiki/Paper_shredder (quella in italiano è molto scarna).

per chi non parla né legge l'inglese:

- pare che l'invenzione del distruggi documenti spetti ad abbot augustus low, prolifico inventore che ne registrò il brevetto nel 1909 (mai commercializzato)

- adolf ehinger, tedesco di balingen, ne realizzò la prima versione poi industrializzata e distribuita negli USA. l'ispirazione gli venne dalla macchina per fare la pasta, e gli servì per distruggere i documenti della sua propaganda antinazista. questo almeno è ciò che riporta, in versione un po' più romantica, il baltimore sun in un'intervista del 2002http://articles.baltimoresun.com/2002-02-10/entertainment/0202110302_1_paper-shredders-papyrus-thereof romanticismo a parte, non so quanto possa essere presa per vera la storia del "buttò le carte antinaziste in un cestino e il vicino lo scoprì, così lui inventò ecc" - se non altro per il fatto che descrive la vecchia macchina a manovella per fare la pasta come apparecchio "comunemente utilizzato dai tedeschi per fare sia la pasta che i più tradizionali spaetzle" - e gli spaetzle da quel che ne so io vengono fatti in tutt'altro modo http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d7/2005-07-31_K%C3%A4ssp%C3%A4tzle_Zubereitung.jpg
la EBA, l'azienda che mise sul mercato l'invenzione di ehinger, esiste ancora, e il distruggi documenti è ancora uno dei suoi prodotti di punta http://www.ideal.de/en-gb/about-us/history/

- salto temporale a un episodio ricordato di recente dal film argo: l'occupazione iraniana dell'ambasciata americana di teheran (http://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_degli_ostaggi_in_Iran per l'episodio; http://it.wikipedia.org/wiki/Argo_(film) per il film). per farla breve: gli iraniani occuparono l'ambasciata e presero in ostaggio molti dei dipendenti americani. questi ultimi, prima dell'assalto, avevano cercato di distruggere i documenti più delicati ma senza successo. molti dei documenti già tritati vennero ricomposti dagli iraniani http://en.wikisource.org/wiki/Documents_seized_from_the_U.S._Embassy_in_Tehran e qui se ne vede un esempio http://en.wikipedia.org/wiki/File:Shredded_1979-09-01_1305Z_CIA_cable_from_American_Embassy_Tehran.jpg

- dagli anni 80, i tritacarte sono diventati più diffusi anche nelle case private dopo che la corte suprema degli usa ha deciso (1988) che non è reato appropriarsi dei documenti buttati via come rifiuto. qui la wiki cita anche il fatto che siccome si registrano ogni anno in USA 9milioni di casi di furti di identità, è meglio tritare bene tutto ciò che riporta informazioni personali.

un'intera sezione viene dedicata dalla wiki alle injuries, ovvero agli incidenti legati ai tritacarte. è intuitivo: si tratta di dita e di bambini piccoli. non è uno strumento particolarmente pericoloso (le versioni più moderne hanno vari dispositivi di sicurezza) ma si raccomanda di non lasciarlo acceso quando non si usa: una raccomandazione che mi pare utile riportare perchè non si sa mai.





martedì 4 giugno 2013

BDSM: e tu?

rientro su questo blog dopo quattro anni di silenzio - stavo pensando.

ho scritto ieri per il corriere.it un articolo sul BDSM, acronimo con il quale viene indicata la cultura che comprende Bondage (il termine inglese che indica le legature, o in generale la costrizione fisica del partner), Dominazione, Sadismo e Masochismo.

la notizia, come si può leggere qui http://www.corriere.it/scienze/13_giugno_03/sadomaso-praticanti-sanita-mentale_8c27c3c2-cbbb-11e2-8266-15b8d315b976.shtml, consisteva nel proporre i risultati di una ricerca olandese secondo cui gli appassionati del BDSM, lungi dall'essere pazzi pervertiti, sfogano coscientemtne eventuali eccentricità nella sfera sessuale, risultando così nella vita pubblica e relazionale meno nevrotici e più equilibrati degli altri (i "normali").

beh. *un sacco* di gente mi ha scritto per "complimentarsi" sull'argomento scelto, senza risparmiare commenti personali sui propri gusti (tendenzialmente mi è stato detto che "io no per carità", ma c'è stato anche qualche "...e tu?").

parlare di sesso e sessualità in italia è ancora molto complicato.

giovedì 19 novembre 2009

strizzamenti e cervelli vari

se sapevo che c'era un altro e ben più semplice luogo dove trovare risposte ci andavo prima.
avendo saputo che c'era un altro e ben più semplice luogo in cui trovare risposte, ci sarei andata prima.
avessi saputo che c'era un luogo, più semplice, dove trovare risposte, ci sarei andata prima.
sapere che c'erano altri posti dove trovare risposte - no questa non funziona